Dal 19 ottobre al 3 novembre torna "Narni Immaginaria". Si tratta del festival internazionale di fotografia organizzato dall'associazione Sator. Nella sala Caracciolo del Beata Lucia saranno esposte le opere d'epoca del narnese Primo Dorelllo in 3d. Si tratta di un'esperienza con visore e occhiali anaglifici che porta lo spettatore dentro le ‘città dell’Umbria’ di un tempo che fu. "Questa - si legge in una nota -, è solo una delle suggestive proposte del IX festival internazionale 'Narni immaginaria'. L'omaggio al medico anatomopatologo e docente di anatomia, fotografo per hobby, nato a Narni nel 1872 e morto a Bologna nel 1936, sarà possibile grazie alla collaborazione con l'Archivio di Stato di Terni. Nelle due settimane dal 19 ottobre al 3 novembre Narni si trasforma in un grande laboratorio fotografico. In programma non ci sono solo mostre, ma anche incontri con fotografi, presentazioni di libri, letture portfolio, workshop fotografici, spettacoli e passeggiate fotografiche. Tra i sentieri fotografici proposti c'è quello del fiume Po, dove Michael Kenna racconta attraverso le immagini il fiume più lungo d'Italia, Ma da Narni arriva molto lontano anche ‘Good Morning America’, la mostra di Mark Power che propone un racconto completo, ma non conclusivo, di quello che è il paesaggio urbano americano, partendo dalle lontanissime lande del North Dakota fino ad arrivare all'estremo opposto. Il viaggio dentro le location di Narni prosegue verso terre lontane: entrando a Palazzo dei Priori, le opere di Dario De Dominicis conducono a Guanabara, il porto naturale di Rio de Janeiro, dove lo sviluppo industriale si sta accaparrando il territorio a discapito della pesca tradizionale, lasciando solo il 12% dell'intera area a 8mila pescatori. A Stifone alle Gole del Nera ‘terra dove finisce la terra’ di Daniela Gallo che con una chiave di lettura forte di un’attualità 'distruttiva', mette in parallelo due popoli in continuo esilio: Palestina e Calabria".