Corsa all'Anello: la presidente Patrizia Nannini traccia un bilancio al termine del suo primo anno di mandato
Patrizia Nannini, presidente della Corsa all'Anello, traccia il bilancio al termine del suo primo anno di mandato. "Il 2025 - afferma -, è stato un anno lunghissimo, eppure passato 'di corsa'. Molto impegnativo, con una rincorsa continua alla risoluzione delle problematiche che si sono presentate di volta in volta. La Corsa all’Anello non è 'solo' la rievocazione di maggio e l’appuntamento culturale di settembre, ma un impegno che dura tutto l’anno, un susseguirsi di bandi, appuntamenti e uscite. Ed è giusto che sia così, perché questa manifestazione rappresenta il cuore e l‘anima della città, quindi deve, necessariamente essere anche il suo volto dentro e fuori le mura cittadine. È un dovere, assunto da questa Associazione, anche quello di dare evidenza a tutto il lavoro che c’è dietro, alla mole smisurata, incessante, di lavoro di ricerca, di apprendimento, e quindi di miglioramento continuo. Una volontà, che dura 365 giorni, di migliorare la qualità del 'prodotto' che si offre al visitatore ed agli stessi concittadini, per amore di questa manifestazione, alla quale si consacra buona parte della vita, perché è obbligo ricordare che tutto questo è volontario, assumendo ancor più valore. La Corsa all’Anello - continua Nannini -, non è solo indossare l’abito storico il giorno del corteo, tifare il giorno della Corsa per il proprio terziere, è abnegazione e amore per la propria storia e per le proprie radici, a partire dalla devozione per il Santo Patrono. Quello che distingue la Corsa all’Anello dalla costellazione di feste storiche che brillano nella penisola, è proprio il lavoro di ricerca, di accuratezza filologica, di fedeltà storica, incessante. I laboratori che durante tutto l’anno approfondiscono tutte le tematiche care al 'rievocatore' e che sono aperti a tutti gli interessati peraltro, sono l’evidenza di questa filosofia di approccio. Così come lo sono le pubblicazioni ed i molteplici appuntamenti culturali. La strada intrapresa è state questa e si sta portando orgogliosamente avanti. Anche faticosamente, perché oggettivamente è vero che riuscire a portare avanti tutto questo è alla stregua di un lavoro, aggiuntivo a quello reale per la maggior parte dei volontari, ma è una fatica ripagata dagli indubbi successi ottenuti lungo la strada, che spinge giorno dopo giorno, non solo ad andare avanti, ma aggiungere sempre un ulteriore passo in più. È doveroso a questo punto - conclude la presidente -, rivolgere un grazie enorme a tutti quelli che credono in questa filosofia di approccio e che si impegnano quotidianamente a portarla avanti, magari a scapito della propria vita personale: ai volontari dei tre Terzieri e a quelli dell’Associazione Corsa all’Anello, che uniti sono impagabili e meravigliosi nel credere in valori che molto spesso sono oggi dimenticati, come l’abnegazione, lo spirito di associazione e di sacrificio. Perché questa è la Corsa all’Anello di Narni. Molto più di quello che pur brilla in superficie".