Martedì 22/10/2024
Home     Cronaca    Attualità    Politica    Economia    Comprensorio    Corsa all'anello
Ore 18:24
Ambiente    Sport    Cultura    Turismo    Musica    Costume    Sondaggi    Video     Eventi
Campagna antinfluenzale 2024: dal 2 ottobre partita la vaccinazione in tutta l'Umbria
Ha preso il via mercoledi 2 ottobre in Umbria la campagna vaccinale antinfluenzale 2024-2025. L’informazione arriva dall’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto e dal direttore regionale, Massimo D’Angelo. "Come ogni anno – spiega Coletto - la vaccinazione antinfluenzale è finalizzata a proteggere da malattie gravi e complicanze. Essa è fortemente consigliata alle persone dai sessanta anni di età, ai bambini dai sei mesi ai sei anni compiuti, ai medici, al personale sanitario, anche volontario e in genere, a tutti i lavoratori essenziali dell'area sanitaria. La vaccinazione allo stato attuale – ha aggiunto l'assessore – è lo strumento più efficace e sicuro per prevenire l'influenza. Lo scorso anno, l’Umbria si è confermata la regione italiana con la maggior copertura vaccinale, il 65,8% degli over sessantacinquenni umbri è stato regolarmente vaccinato, a fronte della media italiana del 53,3% mentre per quanto riguarda l’intera popolazione, in Umbria risulta vaccinato il 21,4% contro il 18,9% del dato nazionale. Questi significativi risultati dimostrano che i cittadini umbri hanno acquisito un elevato livello di consapevolezza sulla protezione dalle potenziali conseguenze dell’influenza stagionale, grazie soprattutto all’impegno profuso dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta e da tutti i professionisti sanitari coinvolti nella campagna, nel proporre e somministrare la vaccinazione antinfluenzale alle categorie dei fragili e ai soggetti maggiormente esposti al rischio ospedalizzazione". L’assessore e il direttore D’Angelo hanno comunque rinnovato l’appello a tutta la popolazione a proteggersi dall’influenza stagionale, che anche quest’anno circolerà contemporaneamente ad altri virus respiratori e al Sars-CoV-2 (Coronavirus) per ridurre il rischio di complicanze per se stessi, per i propri familiari ed in generale per tutte le persone fragili con cui possiamo entrare in contatto. “Per le vaccinazioni – ha detto il direttore regionale - ogni cittadino deve fare riferimento al proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta che, oltre a fornire tutte le informazioni del caso, potrà somministrare il vaccino presso il proprio ambulatorio, presso gli ambulatori messi a disposizione dal Distretto della Asl o al domicilio degli assistiti non autosufficienti o impossibilitati a raggiungere lo studio medico o altro punto di vaccinazione".
3/10/2024 ore 3:10
Torna su