Giovedì 21/11/2024
Home     Cronaca    Attualità    Politica    Economia    Comprensorio    Corsa all'anello
Ore 10:16
Ambiente    Sport    Cultura    Turismo    Musica    Costume    Sondaggi    Video     Eventi
Calvi: una petizione per far nascere la "Casa di Francesco", in ricordo del ragazzo morto in un incidente
Si chiama "La Casa di Francesco" ed è un progetto nato per ricordare la figura del giovane Francesco Caraffa, morto in un incidente stradale lo scorso 15 settembre a Calvi dell'Umbria. A lanciare l'iniziativa sono numerosi cittadini, con in testa molti giovani, amici dello sfortunato ragazzo. "La 'Casa di Francesco' - spiegano gli ideatori del progetto -, vuole essere un luogo di incontro, socializzazione, testimonianza e ricordo. Un luogo 'fisico', che attragga attenzione e curiosità e coinvolga tutti nel ricordo e nella sua custodia e divulgazione. Francesco Caraffa era un giovane di 21 anni, ottimamente inserito nel tessuto sociale della nostra comunità e partecipe della vita e delle tradizioni locali. Quando il destino ce lo ha strappato aveva da poco concluso il suo percorso scolastico e intrapreso quello lavorativo. Di professione faceva il fabbro, ed era ritenuto bravo e volenteroso. L'idea è quella di dedicare alla sua memoria la struttura metallica recentemente realizzata dall’Amministrazione comunale nei pressi del piazzale dove è situato il capolinea degli autobus, alle porte del paese, di fianco alla 'macchinetta' dell’acqua. Questo luogo, proprio per essere da sempre il punto dove tutti salgono o scendono dagli autobus di linea, è stato frequentato per anni da Francesco nel suo percorso scolastico di pendolare. Il piazzale è storicamente anche un luogo di ritrovo per i giovani calvesi, che al sabato sera, proprio lì sono soliti darsi appuntamento. Ma c'è di più: Francesco nella sua pur breve attività di fabbro aveva preso parte alla costruzione di quella struttura, appaltata dal Comune al suo datore di lavoro. Il luogo, dunque, trasuda della sua memoria e ben si presta a volergli dedicare quella struttura. Pensavamo - continuano gli ideatori dell'iniziativa -, di affiggere sopra alla 'Casa' una insegna ben visibile sia di giorno che di notte, che riporti il nome di Francesco. La struttura rimarrà sempre aperta e di libero accesso per chiunque. Il progetto, realizzato dall'architetto Massimiliano Vita, prevede l’installazione a parete di allestimenti, una serie di immagini e gigantografie incorniciate in pannelli di plexiglass, anch’essi illuminati di notte, che in qualche modo racconteranno, visivamente, la vita del nostro Francesco, oltre ad una serie di didascalie che illustreranno la sua purtroppo breve esistenza, con le testimonianze degli amici riportate magari su una sorta di 'totem digitale', che, pensando anche ai turisti stranieri che transiteranno per Calvi in futuro, potrà essere plurilingue e con schermo tattile. Ci piace immaginare che quel luogo, custode di memoria e di vita, diventerà, attraverso questa realizzazione, un punto dove imparare il rispetto, tenere viva la memoria di un giovane come Francesco, morto prematuramente per un incidente d’auto, e questo farà scattare in ogni giovane, una profonda e continua riflessione". Gli ideatori dell'iniziativa hanno dapprima presentato il progetto ai famigliari di Francesco, quindi si sono rivolti ad un architetto che ha realizzato il progetto ed hanno aperto la petizione che è stata successivamente presentata all'amministrazione comunale. "Se il Comune darà il proprio consenso, così come auspicato - aggiungono gli organizzatori della 'Casa di Francesco' -, avvieremo varie iniziative tese a raccogliere i fondi necessari alla realizzazione del progetto. L'opera, una volta realizzata, faciliterà gli esercizi della memoria condivisa, condensati in un luogo fisico, che sarà volano per una crescita sociale fatta di rispetto e ricordo, onorando la memoria di un giovane, che camminerà con le gambe dei suoi amici e, sognerà con i loro sogni. Questa iniziativa potrebbe anche favorire la nascita di una forma associativa, che porti questo nome e si proponga di aiutare quei troppi genitori, nonni, fratelli e sorelle, parenti ed amici ai quali un destino beffardo ha sottratto prematuramente un proprio caro".
11/11/2024 ore 3:20
Torna su