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Bazzucchi del comitato "Salviamo l'ospedale di Narni" interviene sulle problematiche del "Santa Maria"
Il Comitato “Salviamo l’Ospedale di Narni” interviene sulla questione del sovraffollamento di reparti e servizi dell'Azienda Ospedaliera "Santa Maria" di Terni. "Siamo venuti a conoscenza - afferma Maurizio Bazzucchi del comitato narnese -, che, al fine di diminuire la pressione sul 'Santa Maria' i massimi dirigenti della struttura si sarebbero posti una serie di obiettivi. Si parla di riduzione degli accessi 'impropri' al pronto soccorso, della diminuzione del numero dei 'ricoveri da pronto soccorso', del miglioramento della performance in termini di durata di degenza, della riduzione dei ricoveri 'ripetuti' e di quella dei tempi di attesa dei pazienti in pronto soccorso. Queste dichiarazioni di intenti - sottolinea Bazzucchi -, mostrano però forti criticità. Intanto per definizione un accesso al pronto soccorso non può essere considerato 'improprio', fino a quando il paziente non viene valutato dai medici. Crediamo che nessuno si diverta ad andare al pronto soccorso ed aspettare lì delle ore. Se un medico ddi questo reparto ritiene che un paziente debba essere ricoverato, sarebbe grave intaccare la sua autonomia decisionale attraverso forme di condizionamento. Per quanto riguarda la durata della degenza, essa è strettamente dipendente dalla rapida fruibilità degli esami diagnostici strumentali e delle consulenze specialistiche che vengono attivate. Generalmente - continua Bazzucchi -, i ricoveri diventano 'ripetuti' quando le dimissioni sono affrettate o gli accertamenti diagnostici sono stati eseguiti solo parzialmente. Riguardo ai tempi di attesa in pronto soccorso, essi sono strettamente interdipendenti da un adeguato organico di medici ed infermieri ivi presenti, dalla rapidità di esecuzione degli esami diagnostici e dalle consulenze specialistiche che debbono essere efftuate in tempo reale. L’ospedale di Narni, per ripetuta ammissione del suo Direttore Sanitario, è in tal senso a disposizione per smaltire l’eccesso di ricoveri ed interventi chirurgici minori ed il pronto soccorso lo sarebbe altrettanto se potesse essere attivo 24 ore al giorno e non dalle 8 alle 20 come avviene ora soprattutto con servizi diagnostici soprattutto strumentali, come può essere la Radiologia dove è presente anche una Tac, che coprano l’intera giornata. La sanità provinciale deve fare 'sistema'. Gli organici sono purtroppo carenti, sia negli ospedali di Narni-Amelia, che in quelli di Orvieto e di Terni, nonostante le generose erogazioni finanziarie alla Regione da parte del Ministero. Senza medici ed infermieri in numero commisurato alle reali necessità della popolazione non si possono soddisfare le esigenze basilari di salute facendo proliferare la sanità privata ed in una economia impoverita come quella della Conca Ternana ciò potrebbe aggravare il sovraffollamento dei pronto soccorso dove le indagini strumentali vengono effettuate in modo gratuito. Porto due esempi su tutti: tre endoscopisti digestivi per tutta l'Azienda Usl 2 e due per l'Azienda 'Santa Maria' e tre radiologi per gli spedali di Narni ed Amelia sono un'offesa alla dignità di operatori sanitari e cittadini".
15/11/2021 ore 10:53
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