Venerdì 19/04/2024
Home     Cronaca    Attualità    Politica    Economia    Comprensorio    Corsa all'anello
Ore 23:17
Ambiente    Sport    Cultura    Turismo    Musica    Costume    Sondaggi    Video     Eventi
Il comitato risponde ai consiglieri di opposizione: "l'ospedale di Narni è una 'scatola vuota'"
Maurizio Bazzucchi, del comitato "Salviamo l'ospedale di Narni", risponde alle dichiarazioni fatte dai consiglieri di opposizione. "In replica alla difesa d’ufficio dell'attuale efficienza dell’H di Narni apparsa su Narnionline da parte dei consiglieri comunali narnesi di FI-FDI-Lega - scrive -, tengo a precisare e rimarcare i fatti sottoelencati. Dal 2019 ad oggi l’organico effettivo in servizio della Ginecologia è passato da 5 medici a 2, quello della Chirurgia da 5 a 2 nonostante 3 moderne sale operatorie, l’anestesiologia da 6 a 3, l’ortopedia da 5 a 2 dopo che il dr. Scaia è divenuto primario a Foligno, la Radiologia da 5 a 3 unità per entrambi i nosocomi di Narni, in cui la Tac è operativa solo dalle 8 alle 14, ed Amelia, 3 soli endoscopisti digestivi per i presidi H di Orvieto, Narni, Amelia ed i poliambulatori della Usl a Terni, il Punto di Primo Soccorso attivo solo dalle ore 8 alle 20 e non h24. E’ o non è - afferma Bazzucchi -, 'scatola vuota'? Questo improvvida riduzione del numero dei medici si è verificata nel tempo senza un minimo intervento correttivo da parte di chi doveva effettuarlo. Gli strumenti normativi ci sarebbero e sono molteplici, alcuni immediati, altri a breve-medio termine, quello che manca è la volontà di applicarli. Venendo alla tanto decantata attivazione del Servizio di Riabilitazione Intensiva, ben lungi dall’essere operativa in quanto i lavori di ristrutturazione dei locali vanno molto a rilento tanto da, verosimilmente, terminare in periodo pre elettorale ovvero a maggio in modo da festeggiarne l’inaugurazione, l’anomalia era quella di un Servizio di Riabilitazione ubicato presso l’H di Amelia ove non esiste un polo chirurgico ma solo medico come da accordi datati 2020. Offrire un servizio logisticamente razionale di cura e assistenza ai malati è un dovere di chi dirige la Usl e non un privilegio per chi ne usufruisce. E dico ciò a ragion veduta, senza pregiudiziali partitiche, in quanto nel 2018 venne l’input, da parte della Regione (di centrosinistra), per la chiusura del Servizio di Riabilitazione presso l’H di Narni a cui il sottoscritto si oppose fermamente con l’appoggio di Bruschini (FI) ed Enrico Daniele (Lista Civica) ottenendone il mantenimento perché la Salute è un bene comune che non ha appartenenze partitiche così come il Comitato che presiedo. Ma quando molti miei amici medici sparsi in tutta Italia - sottolinea Bazzucchi -, hanno letto su Fb i miei post e comunicati stampa delle riduzioni di organico così imponenti e che una Tac funzionante solo dalle 8 alle 14 erano increduli, insomma la radiologia dell’H di Narni è divenuta una 'barzelletta' nazionale per l’assurdità della vicenda. Mentre la politica tutta dovrebbe far propria un'idea di ospedale adeguato giudicando inadeguata la concezione di ospedale minimo, come è divenuto negli ultimi due aa l’Ospedale di Narni e di opporsi alla riproposizione di nuove forme di deospedalizzazione come sta verificandosi al S. Maria di Terni o in quello di Orvieto, peraltro iniziate con la Giunta Marini, c’è chi sfrutta a fini demagogici ogni possibile occasione facendo finta di ignorare tutte le succitate inefficienze. In ogni caso fin da ottobre 2021, in tutti i miei comunicati stampa, post su Fb, lettere aperte e mail riservate al Dir. Gen. De Fino, con il quale non ho ancora avuto alcuna interlocuzione, ho sempre rimarcato la necessità di una stretta integrazione tra tutte le strutture sanitarie ubicate nella Provincia di Terni ed ove mai ciò avvenisse sarebbe per il Comitato motivo di grande soddisfazione e stimolo per una sanità più equa. Collegare, unire e negoziare perché nessuno si salva da solo".
18/2/2022 ore 23:45
Torna su